Punto di partenza è la piazza Umberto (766 m), porta d’ingresso a Barete. Accanto a una locanda, ci s’incammina in discesa lungo la Via della Stazione, traversando la sede dell’antica linea ferroviaria. La strada, prima asfaltata e poi sterrata, scende verso l’Aterno di fronte ad un’ampia cerchia di monti dove spiccano le catene del gruppo Velino-Sirente e tutta la cresta del Monte Calvo. Giunti sul fondo (ore 0,10), si sovrappassa su un ponte la strada di scorrimento e si prosegue sulla strada di fronte (indicazioni per “Colli” e “Basanello”). Il ponte sull’Aterno e i viottoli vicini consentono un contatto ravvicinato con il fiume. La prima casa che s’incontra sulla destra è il Mulino Riolitto (710 m), costruito sui canali ad arco per lo scorrimento dell’acqua. Superata la casa-mulino, si lascia l’asfalto e si va a destra su una sterrata. Si trova subito un bivio e si va ancora a destra (indicazione per “San Giovanni di Cagnano”). La sterrata si dirige verso nord e costeggia prima un canale d’irrigazione e poi, per un tratto, la superstrada. Quando il fiume si avvicina a pochi passi dalla strada, la vegetazione fluviale diventa così folta da creare una suggestiva galleria vegetale. Più avanti alcuni edifici rurali e gli orti annunciano il vicino centro abitato. Si torna sull’asfalto, di fronte ad un grande cementificio e alle case di San Giovanni (ore 0,40-0,50). Si va ora a destra sulla strada provinciale per Barete; il traffico è scarso e bastano pochi minuti per raggiungere la pieve di San Paolo, affiancata dal campanile quadrato, all’interno del piccolo cimitero (ore 0,10-1,00).  La chiesa merita una visita, sia dall’esterno che all’interno. Dietro il cimitero una stradina sterrata scende tra gli orti, a fianco di una vasca e di due edifici, verso il fiume. Un ponticello di cemento permette di osservare la vita del fiume e riporta sulla strada sterrata dell’andata. Si va quindi a sinistra, sul percorso già noto. In più punti, sfruttando diversi sentierini, è possibile scendere sulla riva destra dell’Aterno. Percorrendo la sterrata si osserva la linea dei colli che sovrastano a nord-est Barete, Pizzoli e l’alta valle dell’Aterno. Raggiunti il mulino e lo svincolo stradale, si risale la Via della Stazione tornando così a Barete (ore 0,50-1,50).

Itinerario

Indice passeggiate

La valle dell’Aterno - 1424: l’assedio dell’Aquila

Lungo delle rive dell’Aterno aquilano

Da Barete a San Giovanni

L’escursione si svolge lungo le rive dell’Aterno e offre numerosi spunti d’interesse. Il fiume è qui ancora vitale, lussureggiante di presenze botaniche e ricco di vita animale. Si osservano da vicino le derivazioni che muovevano gli antichi mulini, le vasche e gli usi per l’irrigazione Si può osservare l’originale struttura urbana “sparsa” dei Comuni di Barete e Cagnano Amiterno, articolati in numerose frazioni e case sparse sul declivio dei colli, intorno al fiume e negli insediamenti stagionali sui monti vicini. Le tradizionali attività agricole, ancora presenti, sono documentate nel Museo della vita contadina di Barete. Non mancano presenze industriali di rilievo. Si può fare anche memoria della Ferrovia L’Aquila-Capitignano, attivata nel 1922 e soppressa dopo poco più di un decennio d’esercizio. Ma l’attrazione principale resta la bella pieve di San Paolo con il suo campanile che vigila il piccolo cimitero tra la strada e il fiume.

Barete si raggiunge dall’Aquila o dall’autostrada percorrendo la strada statale 80 del Gran Sasso fino a Pizzoli e poi la nuova strada di scorrimento per Montereale. L’escursione a piedi collega Barete a San Giovanni, frazione di Cagnano Amiterno; il percorso è facile e si svolge prevalentemente su strada sterrata, con un dislivello modestissimo; segnato da paline in legno, si compie comodamente in circa due ore.

Campi di battaglia

Sentieri di guerra e di pace in Abruzzo

Itinerari