I tratturi hanno costituito in passato veri e propri assi viari, dotati di attrezzature e servizi per i pastori e per gli animali (chiese, taverne, ripari, aree di riposo, fontane, cippi, croci). Non stupisce quindi che i tratturi abbiano anche generato la nascita e lo sviluppo di centri abitati, collocati nei nodi principali della rete. La cittadina di Orsogna è un esempio limpido di centro urbano cresciuto intorno al tratturo, del quale riproduce a livello urbano la struttura allungata. La passeggiata che proponiamo permette di apprezzare pienamente l’integrazione tra la città e il tratturo. Il percorso a piedi può iniziare presso la grande croce in ferro che segna l’accesso meridionale alla città, sulla strada di Lanciano. Si percorre la via Rosica, fiancheggiata dai giardini pubblici, da un parco-giochi e da alcune strutture sportive.  Al termine del parco si sosta davanti al Monumento alle vittime civili della guerra. Una breve salita conduce all’ampia Piazza del Comune, teatro dell’affollata processione dei Talami, attrazione turistica di Orsogna. A sinistra del Municipio si sale a visitare la chiesa di San Nicola di Bari. La vicina piazzetta ospita un monumento di pietra bianca e si affaccia sul grandioso panorama della Maiella. Questa immagine della montagna abruzzese fa da sfondo al celebre dipinto di Francesco Paolo Michetti dedicato al dramma pastorale dannunziano “La Figlia di Jorio”. Michetti realizzò schizzi e foto durante un suo soggiorno a Orsogna, materiali che utilizzò poi nel 1895 per dipingere la grande tela, oggi conservata nella sala della Giunta del Palazzo del Governo a Pescara.

Tornati sulla piazza del Comune si osserva il monumento a Raffaele Paolucci, eroe di guerra, e si prosegue lungo l’ampia e alberata Via Trento e Trieste. Pochi passi sulla destra portano ad ammirare la Torre di Bene e la sua doppia scalinata d’accesso. Un tempo la Torre svolgeva la funzione di vigilanza e controllo del tratturo. Oggi, ben restaurata, ospita mostre e iniziative culturali. Si raggiunge nuovamente la via principale, dedicata a Raffaele Paolucci, fiancheggiata da giardini e punti di sosta. Si apre di nuovo un ampio panorama sui Monti Frentani, sui Pizi e sulla Maiella. Al termine del tratto urbano, sulla via di Guardiagrele, si raggiunge la stazione ferroviaria che presidiava l’antica linea ferroviaria Sangritana. Poco oltre, in direzione del campo sportivo, è la Cappella di San Bernardino. A fianco della Stazione è l’interessante Parco della Rimembranza, cinto da mura. Ospita un tempio dedicato ai caduti di guerra e una cappella familiare dedicata a Raffaele Paolucci; sono anche conservati i cippi dei caduti della prima guerra mondiale.

La passeggiata copre i poco meno di 2 km del tratto urbano dell’antico tratturo in circa 40 minuti.

L’escursione può essere completata da una visita ai dintorni della città. Ci si sposta in auto, in località Feuduccio, a circa 2 km da Orsogna, al Convento della Santissima Annunziata del Poggio, conosciuto anche come “sacro Ritiro”. Lo stile francescano e l’appartata solitudine che caratterizzano l’ambiente rendono la visita assai gradevole. Dal convento si può anche partire alla scoperta del Parco dell’Annunziata, disegnato lungo il corso del torrente. Si suggerisce qui solo un breve percorso che vale tuttavia a dare un’idea completa dell’ambiente del fosso e ad apprezzare il bosco e la tipica vegetazione ripariale. L’accesso si trova a fianco del monumento a San Francesco e di un pannello informativo del Parco. Il sentiero segnalato scende ripidamente verso il fondo del valloncello. Stupisce la ricchezza e la diversità delle piante presenti. Pannelli informativi descrivono gli uccelli e i mammiferi che vivono attorno all’acqua. Sul fondo, un ponticello in legno traversa il corso d’acqua. Si risale ora, altrettanto ripidamente, il versante opposto e si raggiunge una strada sterrata, nei pressi di un edificio rurale tra i vigneti. Qui troviamo un’area di sosta e un pannello descrittivo degli alberi del bosco. Andata e ritorno richiedono meno di mezz’ora.

Itinerario

Orsogna: a piedi sull’antico tratturo

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A piedi sui luoghi della battaglia

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