Da Forca Canapine al Monte dei Signori

Ecco un itinerario semplice e appagante, sicuramente una delle più belle passeggiate a piedi lungo l’antico confine. Da Forca Canapine, che d’inverno è frequentata stazione sciistica, si percorre un piacevole sentiero fino ai graziosi laghetti dei Pantani. Con una breve salita si arriva sulla Cima dei Signori e al cippo di confine tra Stato pontificio e Regno borbonico, dove si gode uno splendido panorama circolare sull’Appennino centrale che da solo giustifica l’escursione.

Il quadro ambientale


Si cammina lungo il confine del Lazio con l’Umbria, alle estreme propaggini meridionali della catena dei monti Sibillini. Territorio di confine questa zona lo è stata in passato e lo è tuttora. Poco più a nord dell’itinerario passa il limite che separa queste due regioni dalle Marche, mentre a oriente sono ben in evidenza le vicine montagne dell’Abruzzo. Il crinale percorso dall’itinerario separa la conca di Cascia e la piana di Norcia dagli altopiani laziali di Amatrice e Leonessa: ci troviamo su rilievi di grande bellezza, di natura calcarea, caratterizzati da forme dolci e arrotondate e paesaggi aerei, con versanti e valli che diventano ampi prati e pascoli d’estate e ottime piste per lo sci di fondo durante l’inverno.


L’itinerario


Al valico stradale di Forca Canapine si può arrivare dalla via Salaria, attraverso lo svincolo di Arquata del Tronto, oppure dall’Umbria, lasciando la via Flaminia a Spoleto e seguendo la Valnerina e la diramazione per Norcia.

Dal valico (1541 m), seguendo le segnalazioni del “Sentiero Italia”, si percorre a piedi la sterrata che sale dolcemente verso sud, passa accanto a un cocuzzolo (1588 m) dove si trova uno skilift, e scende a una sella. Si cammina poi lungo un tratto a mezza costa, già in vista di Monte dei Signori e del cippo confinario sulla cima, fino ad arrivare, dopo circa 45 minuti, alla Forca dei Pantani (1607 m), crocevia di sentieri, e ai laghetti omonimi. Senza scendere alla conca, si abbandona  la sterrata, e si sale a destra lungo un sentiero erboso che costeggia il bosco e in circa 30 minuti porta sulla cima di Monte dei Signori (1781 m), risalendone il crinale arrotondato. Prima di arrivare alla quota più elevata, su un’anticima, si incontra il cippo n. 577, localizzato in una posizione che lo rende ben visibile anche da valle. Il cippo n. 578, posto in vetta, è stato rimosso, anche se ne è ancora visibile il basamento. Da qui si gode un eccezionale panorama a 360° su alcune delle più belle catene appenniniche: a nord si segue con lo sguardo tutta la catena dei Sibillini, da Monte Bove a Monte Vettore, a est il Pizzo di Sevo, la cresta dei monti della Laga e la Montagna dei Fiori; immediatamente dietro, in parte nascosta, è la catena del Gran Sasso; a sud il crinale prosegue verso i monti Utèro, Pozzoni e Boragine, segnando  il confine tra Lazio e Umbria; a ovest è il gruppo del Terminillo, di monte Cambio, delle montagne di Leonessa; seguono via via tutti i monti dell’Umbria, fino alla piana di Santa Scolastica e al piano di Castelluccio.

Da Monte dei Signori l’escursione può eventualmente proseguire per cresta fino a monte Utèro, andando a individuare gli altri cippi confinari presenti sul crinale, e tornando ai Pantani per la Forca dei Copelli (1626 m).

L’escursione può essere abbreviata raggiungendo in auto la conca dei Pantani. Le condizioni della sterrata consigliano in questo caso l’uso di un fuoristrada.

Per approfondire

Una presentazione generale del Parco nazionale dei Monti Sibillini è fornita dal sito ufficiale: www.sibillini.net/. Nei punti informativi dell’area è disponibile la carta escursionistica del Parco, che riporta i sentieri natura, i sentieri escursionistici e il percorso del grande anello dei Sibillini. Utile è anche la carta Kompass n. 666 dei “Monti Sibillini”.

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Ad limina Petri

Passeggiate sull’antico confine tra Stato pontificio e Regno di Napoli