Gargano rupestre. Gli insediamenti del Lago di Varano

La natura calcarea del promontorio del Gargano – lo Sperone d’Italia – favorisce la diffusione di grotte naturali o d’ipogei scavati dall’uomo sia lungo la costa marina sia lungo i costoni rocciosi delle valli d’accesso. Paradigmatica è la celebre Grotta di Monte Sant’Angelo, fulcro del culto micaelico.




1 - L'accesso alla Grotta di Cagnano


Accanto alle grotte e alle cripte sacralizzate, esistono però anche necropoli e catacombe rupestri, eremi e romitori, ricoveri legati al lavoro nei campi, alla pastorizia e alla pesca di lago. Alcune brevi passeggiate ci permettono di visitare alcuni insediamenti distribuiti intorno al Lago di Varano.


L’Ipogeo micaelico di Cagnano Varano




2 - La Grotta di San Michele


In località Valle Sant’Angelo, a meno di tre km a ovest di Cagnano Varano, è visitabile la chiesa rupestre della Grotta di San Michele. Secondo la tradizione in questa grotta di origine carsica San Michele arcangelo si sarebbe fermato per rinfrescarsi e abbeverare il suo cavallo sulla via per il Gargano lasciando nel luogo i segni del suo passaggio: l’impronta dell’ala e quella dello zoccolo del suo cavallo. Sul fondo un pozzillo raccoglie l’acqua che stilla dalle rocce. Dalla volta pendono stalattiti cui corrispondono piccoli rigonfiamenti sul pavimento viscido.




3 - L'altare di San Michele


All’interno sono presenti tre altari con la statua dell’Arcangelo e frammenti di affreschi piuttosto rovinati raffiguranti un Cristo in croce con ai piedi Maria e Maddalena, quattro evangelisti, tre figure di santi e una Madonna con Bambino. Particolarmente interessanti sono i numerosi graffiti incisi dai pellegrini sui basoli della pavimentazione. All’esterno, si trovano un pozzo e un campanile a vela, in un piccolo giardino. Accanto alla spelonca – di solito aperta e vigilata da un anziano custode - è stato costruito un moderno anfiteatro a servizio delle celebrazioni dei pellegrinaggi. 




4 - L'affresco dei tre santi


Le grotte di Minutillo a Carpino




5 - Le grotte di Minutillo


Il complesso rupestre di Minutillo è situato sul versante orientale del Poggio Pastromele, il rilievo su cui è edificato il centro urbano di Carpino. Per visitarlo occorre uscire dall’abitato in direzione del cimitero. In corrispondenza dei segnali stradali d’ingresso e uscita dal paese, immediatamente a ridosso dell’unico edificio situato sul bordo sinistro della strada, una piccola rampa di scale introduce a un sentierino che sale ripidamente nella fitta macchia.




6 - Abitazione rupestre


Si raggiunge prima una cengia di calcare, sulla quale sono costruiti due pozzi, e poi una parete rocciosa con una serie di cavità scavate nel banco di calcarenite. Il sito più interessante è la cavità visibile in fondo alla cengia rocciosa. Una porta e una finestrella introducono all’interno scavato (le tracce dei picconi sono ancora ben visibili sulle pareti).




7 - Vano rupestre


La sala centrale, utilizzata un tempo come abitazione temporanea, è sostenuta da un massiccio pilastro centrale. Intorno alla sala si rinvengono la cisterna/deposito, la mangiatoia, la stalla del mulo e un locale derivato probabile sede di un pollaio o porcilaia. Raggiunto l’anfiteatro roccioso superiore è possibile perlustrare con molta precauzione le grotte, in alcuni casi molto ampie e strutturate su due piani. Il sito è interessato da coltivazioni arboree e versa in stato di abbandono. La fitta vegetazione e il rischio di crolli sconsigliano al momento gli accessi ai vani interni.




8 - Uno dei pozzi


Il villaggio rupestre dei Pannoni a Bagno di Varano




9 - Veduta del lago di Varano


Il "Museo del Territorio e della Cultura lagunare" ospitato presso l’ex pesa di Bagno di Varano è il punto di partenza per visitare l’antico villaggio dei pescatori ricavato all’interno delle colline di tufo in località Pannoni, affacciato sulla laguna di Varano. Il Villaggio rupestre dei “Pannoni” è costituito da una serie di cavità scavate nella falesia calcarenitica a ridosso della laguna. Le grotte, su più livelli, presentano sia esempi planimetrici ad unico ambiente approssimativamente quadrangolare, sia casi costituiti da più grotte adiacenti e dunque in stretta relazione funzionale, comunicanti mediante uno spazio di disimpegno esterno, ricavato nella roccia in posizione sopraelevata, o sulla fascia di terreno antistante gli ipogei stessi. Gli interni hanno il soffitto a cielo piano e le pareti dal profilo generalmente dritto; numerosi sono i fori sulle pareti per l’alloggiamento di pali orizzontali, funzionali per dimensioni e posizione, alla realizzazione di strutture accessorie quali porta-oggetti, o in alcuni casi lettiere. Il villaggio frequentato fino a pochi decenni or sono, risulta ben inserito nel reticolo di sentieri e mulattiere del Gargano medievale, e con molta probabilità era adibito a punto di supporto logistico per le attività di pesca effettuate nella laguna. Si ritiene, che parte delle grotte è stata scavata in età medievale, forse proprio per rispondere alle esigenze dei pescatori che lavoravano per conto dei grandi monasteri medievali, quali Montecassino, San Vincenzo al Volturno, Cava dei Tirreni, Pulsano e Santa Maria di Tremiti, che possedevano peschiere e detenevano diritti di pesca sulle acque del lago.




10 - Affresco nella grotta di Cagnano Varano


Per approfondire


Il Parco nazionale del Gargano (www.parcogargano.it), insieme con la tutela dell’habitat naturale, ha promosso azioni di valorizzazione delle risorse archeologiche, storiche e monumentali garganiche (borghi rurali, trabucchi, torri costiere, castelli, architetture rurali, poste e masserie, chiese ed eremi).

Il Comune di Cagnano Varano si è dotato di un Museo del Territorio e della Cultura Lagunare (www.museocagnanovarano.it) ospitato presso l’ex pesa di Bagno che ospita una collezione di reperti, documenti, fotografie e oggetti sul territorio. Si possono così approfondire l’ecosistema della laguna (sorgenti, paludi e fantine), i sistemi e gli attrezzi di pesca, la molluschicoltura. Dal Museo partono inoltre escursioni verso l’antico villaggio dei pescatori ricavato all’interno delle colline di tufo in località Pannoni affacciata sulla laguna di Varano, l’insediamento di epoca preistorica e tardoantica di Bagno, la grotta di San Michele di Cagnano Varano, l’Isola di Varano e i sentieri che ripercorrono gli antichi tratturi intorno al lago.

Nel quadro del Piano territoriale di coordinamento (PTCP di Foggia) è stato realizzato un capillare Censimento dei beni culturali della Provincia di Foggia che comprende le masserie, le poste, gli sciali, i casini, le vile, i poderi, le taverne, l’archeologia produttiva (mulini, fornaci, cantine, frantoi, palmenti), i trabucchi, le torri e le fortificazioni, i castelli, i complessi civili e religiosi, le edicole, i beni archeologici e storici. Il Censimento è scaricabile dallo Sportello telematico (sportellotelematico.provincia.foggia.it).

 
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