Gargano. Le grotte di Siponto



1 - Totem informativo


Emerse tanto tempo fa dalla palude costiera una terra corrugata e piena di cavità, incrostata di conchiglie e fossili. Le grotte fornirono nella preistoria un modesto riparo ai nostri progenitori, che provvidero ad ampliarle. Divennero la mesta necropoli extra moenia dei coloni della Siponto romana. I fossores cristiani della diocesi di Siponto ampliarono la catacomba, illuminata fiocamente da lucerne a olio e dai luminaria, e inumarono i loro christifideles defunti in loculi, cubicula, arcosoli e formæ.




2 - Sepolture rupestri


Poi venne il periodo buio delle scorrerie di terra e di mare, con la distruzione di Siponto, l’impaludamento, la dispersione degli abitanti e l’abbandono della necropoli. Nel XIII secolo giunse a Siponto il re Manfredi, figlio di Federico II, che volle costruirvi la sua rocca. L’antica necropoli fu profanata e divenne una cava di tufo dalla quale estrarre le pietre di costruzione della nuova città di Manfredonia. Placatosi il furore edilizio, nel Seicento, vi sorse una masseria e le grotte furono trasformate in stalle per i bovini, ovili per gli armenti, stoccaggi di granaglie e depositi di attrezzi. Agli inizi del Novecento, proprietario della masseria divenne persino il sindaco di Manfredonia, il cavalier Vincenzo Capparelli. Poi il declino, l’abbandono, l’abusivismo e l’estrema umiliazione: la trasformazione in discarica.




3 - La corte d'ingresso


Ma come nelle belle favole per le grotte di Siponto o, se preferite, per gli Ipogei Capparelli, è arrivata la risurrezione. L’happy end è in un progetto di valorizzazione finanziato dai fondi dell’Unione europea. L’intervento di recupero degli ipogei cristiani è stato frazionato in tre lotti funzionali.
Nel primo lotto, ultimato nel 2015 si è provveduto alla bonifica e sistemazione dell’area, a un’attenta analisi archeologica, al consolidamento strutturale degli ipogei, al recupero di alcune strutture murarie e a un sistema di sicurezza per i visitatori. Altri interventi seguiranno. Nel futuro c’è il grande parco di Siponto, con l’area archeologica collegata direttamente alla necropoli.




4 - La mappa di visita


Un sistema di grotte non è certo una rarità nel Gargano, terra carsica per eccellenza, dove i tanti anfratti e ripari naturali sono stati sovente sacralizzati come luoghi di culto o utilizzati per ospitare le necropoli. E tuttavia gli ipogei di Siponto, una sorta di testuggine gibbosa che nasconde nel ventre un reticolo labirintico di cavità, hanno una loro assoluta originalità nella pur ricca antologia di speluncae garganiche. Si aggiunga inoltre che nei dintorni numerose altre cavità sono state rivelate dagli ‘occhi’ dei rilevatori elettronici e altre ancora sono schiacciate dagli edifici della zona. Ne emerge un corposo unicum che è destinato a integrare la già ricchissima civiltà rupestre pugliese.




5 - L'ipogeo 1



La visita, meglio se guidata, è appagante. Gli ipogei restaurati e visitabili in sicurezza sono sei. L’ipogeo 1, scavato nel banco tufaceo e adibito a sepolcreto per persone di alto rango, si presenta come una vasta cattedrale rupestre a tre navate.




6 - La croce bizantina


Sul frontone di accesso è scolpita una croce con due serpenti attorcigliati, antico simbolo della tradizione bizantina, riprodotta ancora oggi nei bastoni pastorali dei patriarchi ortodossi e testimone dei legami di Siponto con l’Oriente cristiano.




7 - L'ipogeo 4


Dall’unico ingresso dell’ipogeo 4, illuminato anche da una finestrella, si diramano tre percorsi interni verso le numerose sepolture in terra e gli arcosoli laterali. Un allestimento sonoro fa risuonare dialoghi a più voci. Impressionante è l’ipogeo 5, un multipiano con tombe a sarcofago inserite negli arcosoli e tracce di affreschi.




8 - L'ipogeo 2


Altrettanto impressionante è l’ipogeo 6, scavato in profondità sotto un’alta volta: un allestimento multimediale proietta sulla parete di sinistra un video che rielabora i segni grafici e i simboli dell’area. Un percorso protetto compie il periplo della superficie di copertura della necropoli, tra i caratteristici lucernari coperti e la torretta di avvistamento, fornita di camino. All’interno della corte più grande è stata sistemata un’area da destinare a spettacoli ed eventi all’aperto.




9 - La masseria Capparelli


Gli Ipogei Capparelli sono situati a Siponto, all’ingresso meridionale di Manfredonia, nelle vicinanze della basilica di Santa Maria Maggiore. Vi si accede dall’uscita Manfredonia Sud della superstrada di Foggia, percorrendo la Via Giuseppe Di Vittorio. Per informazioni sulla visita è opportuno contattare l’associazione Mosaicomera: info.mosaicomera@gmail.com/.




10 - Fossili marini


(La visita agli Ipogei Capparelli è stata effettuata l’8 giugno 2016)


 
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