Umbria

Spello e la Tebaide del Subasio

Il Subasio è un monte isolato al centro dell’Italia. Ha la forma paciosa di una balena arenatasi nella pianura umbra. Addomesticato dalle strade sterrate, è privo d’ogni attrazione per gli atleti dell’alpinismo. Se ne riconosce con difficoltà perfino la panoramica cima. Ma nasconde tra le sue pieghe e nei suoi boschi la più alta concentrazione al mondo di memorie francescane, istituti di vita consacrata, case religiose, cenobi, eremi, asceteri e romitori. Assisi ne è la porta d’accesso più famosa. Le folle di pellegrini e turisti si limitano però alla città, al circuito delle sue celebri basiliche e al reticolo di strade urbane che raccontano le storie di Francesco e di Chiara. Questo è invece un itinerario che invita alla scoperta dei tesori del Subasio. Il punto di partenza è la più riservata e bellissima Spello.

Il Subasio è una Tebaide. Ricorda quella regione dell’antico Egitto dove nel medioevo trovarono rifugio tanti anacoreti cristiani in cerca di un luogo solitario adatto alla vita ritirata e pia. Le grandi e piccole storie dei monaci della Tebaide,  le vite di Maria Egiziaca, Antonio Abate e Paolo Eremita, il carisma di francescani, serviti, camaldolesi e cistercensi, ci sono trasmessi dai dipinti famosi di Buffalmacco nel Camposanto di Pisa, del Beato Angelico agli Uffizi e di Paolo Uccello alla Galleria dell’Accademia di Firenze. Ma è certamente molto più coinvolgente aggirarsi nelle vallette del Subasio alla ricerca di eremi più o meno celebri e alla scoperta di comunità che vivono carismi vecchi e nuovi, da Francesco d’Assisi a Charles de Foucauld.

Come porta d’accesso consigliamo Spello. Intatta nel suo aspetto medievale, affacciata sulla Valle Umbra e cinta da mura trecentesche, Spello è facile da visitare seguendo la strada centrale che dalla porta Consolare sale dolcemente su fino alla porta dell’Arce. Il suo tesoro più prezioso è la Cappella Baglioni con gli affreschi del Pinturicchio, all’interno della chiesa di Santa Maria Maggiore. Edifici storici (come il Comune vecchio e palazzo Urbani), chiese (Sant’Andrea, San Lorenzo, San Severino), la Pinacoteca civica, le cappelle e gli oratori, i resti dell’età di Roma antica ne fanno un’eccellente meta turistica. La memoria francescana è ben testimoniata dal Convento e dalla Chiesa di Vallegloria, costruiti dalle Clarisse attorno al 1320.


Da Spello a San Girolamo e a Vallegloria vecchio


Una tranquilla passeggiata fuori Spello inizia proprio dalla piazza di Vallegloria. Si esce dalla porta Montanara e ci si dirige al Cimitero di Spello. La nostra prima meta è la chiesa di San Girolamo. In passato ha ospitato i Minori Osservanti e la comunità di Spello dei Piccoli fratelli di Gesù. Il complesso è stato danneggiato dal terremoto e ha subito i necessari restauri. Oggi «Casa san Girolamo» è una proposta dell’Azione Cattolica Italiana, che nasce dal desiderio di condividere, nel luogo segnato dalla testimonianza di Carlo Carretto, un’esperienza intensa e fraterna di contemplazione, discernimento e vita spirituale. Così cristiani di molte generazioni non cessano di far silenziosa tappa nel giardino che fiancheggia San Girolamo per pregare e portare un fiore sulla semplicissima tomba di Carlo Carretto. Storico presidente della Gioventù italiana di Azione Cattolica negli anni del dopoguerra, Carretto lascia a 44 anni l’impegno diretto e s’immerge per dieci anni, come Piccolo fratello di Gesù, nella solitudine del deserto del Sahara. Rientrato nel 1964 in Italia, si ritira qui a San Girolamo di Spello e vi anima un centro di spiritualità fino alla sua morte, avvenuta il 4 ottobre 1988. Le sue Lettere dal deserto sono un piccolo classico della spiritualità cristiana contemporanea. Dopo l’omaggio a Carretto prendiamo la strada per Collepino e raggiungiamo il ponte sul non lontano Fosso Renaro. Qui un bivio a sinistra ci conduce più in alto alla nostra seconda meta: l’ex Monastero di Santa Maria, detto di Vallegloria vecchio. L’origine di questo luogo sacro, posto in splendida posizione panoramica sulla Valle Umbra, risale al Duecento. Le monache lo abitarono fino al 1320 quando decisero di scendere a Spello nel nuovo monastero di Vallegloria. Si torna ora a Spello, scendendo per la Via del Paradiso e riprendendo in basso la strada dell’andata.


Da Collepino a San Silvestro e alla Spella


Con questa escursione saliamo di quota. Dai 600 metri di Collepino balziamo ai quasi 1000 del rifugio della Spella, traversando il bosco che fascia il Subasio e raggiungendo le praterie d’altitudine. Giunti in auto a Collepino, provenendo da Spello distante 5 km, si visita questo bel borgo murato, intatto nel suo impianto medievale. Dal piazzale sopra il paese s’imbocca la strada asfaltata che conduce alla frazione di San Giovanni. In prossimità della prima curva a destra, inizia sulla sinistra il viottolo (sentiero Cai 52) che sale rapidamente alla quota 750 metri dove si ritrova la strada. Qui sostiamo per visitare la piccola chiesa di San Silvestro. È l’antica abside del grande complesso monastico fondato da San Romualdo nel Mille e soppresso nel 1535. La cripta, sostenuta da colonne e capitelli romani, è un invito alla riflessione e alla preghiera. Ripreso il sentiero, si sale a traversare nuovamente il bosco per affiorare all’aperto, di nuovo nei pressi della strada e ormai in vista della chiesa-rifugio. L’oratorio della Madonna della Spella è un’antica meta di pellegrinaggi. Ancora oggi è facile incontrarvi gruppi ecclesiali di giovani con le chitarre o comitive di escursionisti.


Le passeggiate ai luoghi sacri del Subasio hanno appagato il desiderio di natura e di bellezza. Hanno riempito il cuore di suggestioni. Hanno evocato l’utopia di una vita alternativa. Ma ci hanno lasciato un dubbio prima inespresso e poi via via più esplicito. L’ammirazione per la vita delle comunità dei monaci, per le esperienze eremitiche, per la spiritualità del deserto deve accompagnarsi al riconoscimento che queste forme di vita spirituale siano l’unica proposta compatibile col Vangelo e la perfezione del credente? Dovremo diventare tutti asceti e mistici? Facciamo nostra la domanda che fu posta a Carlo Carretto: «Fratel Carlo, io non posso andare laggiù, nel deserto. Che cosa devo fare? Devo trovare il mio Dio qui nella babele della mia città. Quale strada devo percorrere?». La risposta di Carretto è liberatoria ed esigente: «Ti dirò subito una cosa che è molto importante per chi, come te, è molto occupato e dice che non ha tempo per pregare. Considera la realtà in cui vivi, l’impegno, il lavoro, le relazioni, le adunanze, le camminate, le spese da fare, il giornale da leggere, i figli da ascoltare, come un tutt’uno da cui non puoi staccarti, a cui devi pensare. Dirò di più, un tutt’uno attraverso il quale Dio ti parla e ti conduce. Non è fuggendo che tu troverai Dio più facilmente, ma è cambiando il tuo cuore che tu vedrai le cose diversamente. Il deserto nella città è solo possibile a questo patto: vedere le cose con occhio nuovo, toccarle con uno spirito nuovo, amarle con un cuore nuovo. Teilhard de Chardin direbbe: abbracciarle con cuore casto. É allora che non occorre più fuggire, alienarsi, chiudersi tra sogno e realtà, spaccarsi tra ciò che penso e ciò che faccio, andare a pregare e poi distruggersi nell’azione, fare i pendolari tra Marta e Maria, restare perennemente nel caos, avere il cuore diviso, non sapere dove sbattere la testa».

Itinerario

Cartografia consigliata: Carta dei sentieri Parco del Monte Subasio in scala 1:25.000, curata dal Cai di Foligno e dalla Regione Umbria; carta Kompass Assisi, Camerino in scala 1:50.000.

Tempi: la passeggiata tra gli ulivi del Subasio da Spello a Vallegloria richiede a piedi un paio d’ore tra andata e ritorno. Può essere molto abbreviata usando l’auto. La salita da Collepino alla Madonna della Spella richiede tre comode ore tra l’andata e il ritorno. San Silvestro e la Spella possono comunque essere raggiunti anche in auto.

Dislivelli: dalla stazione ferroviaria di Spello al monastero di Vallegloria vecchio: 250 m. Da Collepino alla Madonna della Spella: 480 m.

Note tecniche

In giro per il web

L’itinerario può essere preparato sui siti del Comune di Spello (www.comune.spello.pg.it), del parco del Monte Subasio

(www.parks.it/parco.monte.subasio) e dei sentieri tracciati dal Cai di Foligno (www.caifoligno.it/).

Chi fosse interessato a condividere le esperienze spirituali proposte dall’Azione Cattolica potrà contattare la Casa San Girolamo (www.azionecattolica.it/spello).

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