Abruzzo -> Insediamenti pastorali del Gran Sasso

Le reliquie di un mondo da scoprire

Per scoprire il mondo sconosciuto e remoto delle dimore di pietra a secco, delle architetture delle terre alte, delle grotte della civiltà rupestre, delle masserie e degli jazzi, dei relitti dei villaggi dove convivevano gli eredi dell’agricoltore Caino e del pastore Abele. Un paesaggio segnato dalle recinzioni e dai muri a secco, dai tratturi e dagli antichi basolati romani percorsi da pastori, eremiti e pellegrini, dalle taverne per la sosta e il ristoro, dai cippi lapidei, dalle macere e dai terrazzamenti di sostegno degli angusti campicelli di montagna, dagli abbeveratoi e dalle rustiche opere di ingegneria idraulica, dalle chiesette tratturali e dalle cappelle rurali, dalle croci di pietra e dalle edicole votive, dalle pagliare estive e dai ricoveri in grotta.

Tre itinerari di archeologia pastorale. Visitiamo il versante aquilano del Gran Sasso. I margini dell’immenso Campo Imperatore sono punteggiati dalle masserie delle grandi famiglie armentarie e dalle grange frutto dell’ora et labora dei monaci benedettini delle abbazie cistercensi. Paese simbolo della civiltà pastorale del Gran Sasso è Santo Stefano di Sessanio. L’economia della lana e gli interessi dell’industria tessile attirarono qui perfino i Medici di Firenze. Lungo i sentieri per i quali s’inerpicavano i pastori-agricoltori e i monaci conversi scopriamo la grancia di San Pietro del Monte e i villaggi delle Locce e delle Condole. La visita di questi tre importanti insediamenti agro-pastorali può stimolare la nostra curiosità e invitarci a una più sistematica esplorazione dei pascoli e dei campi d’altura dei pastori-agricoltori che salivano dai paesi di fondovalle, da Arischia e Assergi, o da Barisciano e dalla valle del Tirino. Potremo così scoprire il sistema delle Masserie della famiglia Cappelli nelle valli del Chiarino e del Vasto, il villaggio pastorale della Jenca, le case Micantoni e le capanne di pietra del Colle Alto, le cappelle e gli eremi di Sant’Egidio, di Sant’Eusanio e dei Santi Crisante e Daria. Ma anche le pendici del Gran Sasso offrono sorprendenti scoperte come le Pagliare di Ofena, il villaggio delle Caselle sul Monte Canicola o le capanne a strobilo della Cornella di Paganica.

Alla scoperta delle storiche vie della transumanza

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