Lazio -> Il tratturo dei Volsci
Lazio -> Il tratturo dei Volsci
Da Sonnino al monte Ceraso
La costola dei monti Ausoni separa due importanti pianure laziali: la piana Pontina a occidente e la piana di Fondi a oriente. L’antica eco del mito di Circe, di Ulisse e del loro figlio Ausone non ha salvato questi luoghi da secoli di paludi, malaria e miseria. La bonifica le ha rese praticabili e le ha oggi trasformate nella più grande orto del Lazio.
Gli Ausoni sono stati per molto tempo il crocevia di due tipi di transumanza: quella orizzontale, che portava a stagioni alternate le greggi a muoversi tra i monti dell’Abruzzo e le campagne del Lazio lungo le antiche vie dei Volsci; e la transumanza verticale, sui sentieri che dai borghi pedemontani salivano ai pascoli d’altura. Le greggi fanno tutt’oggi compagnia agli escursionisti che si muovono sui cocuzzoli intorno a Campo Soriano. E di grande interesse sono i relitti dell’architettura rurale che s’incrociano ai margini dei recinti in pietra a secco: capanne pastorali, cisterne e casali di pietra. I pascoli sono divisi tra le diverse comunità dei paesi di provenienza. Gli insediamenti agro-pastorali stagionali dovevano garantire alle famiglie l’autosufficienza utilizzando i pozzi e le cisterne dell’acqua, il forno, le stalle e i recinti per gli animali, la legnaia e l’orto, la cappella e i ricoveri notturni.
Una interminabile catena di “ometti” sorprende gli escursionisti che frequentano la cresta degli Ausoni: sono i cippi piantati nel 1846 per segnare il confine tra lo Stato del Papa e il Regno dei Borboni. Addirittura 100 sono quelli distribuiti tra Terracina e Pàstena.
La passeggiata che proponiamo sale direttamente dalle case di Sonnino (che ospita un originale Museo delle Terre di Confine) al panoramico Monte Ceraso. Può essere il primo approccio per la conoscenza dei Monti Ausoni e un invito a ulteriori passeggiate verso il Monte delle Fate o verso il Monumento naturale di Campo Soriano.
Il nostro punto di partenza è la Via Caravigli, popolarissima a Sonnino perché vede l’avvio della tradizionale processione delle Torce, nella notte dell’Ascensione. Siamo nella parte più alta della città. Vi si arriva percorrendo le strade del centro storico o via Monte della Pietà, la circonvallazione esterna. Si parcheggia a Piazza degli Austriaci, accanto a un campo di calcetto. Qui troviamo anche le prime bandierine bianco-rosse che ci accompagneranno lungo tutto il percorso. La mulattiera si dirige verso sud-est, lasciando le ultime case e una cappellina della Madonna, e seguendo la destra idrografica del fosso, all’ombra di una fascia di bosco. Dopo un tratto erboso la mulattiera si restringe, diventa sentiero e sale con regolarità, alternando sterrato, lastroni di roccia e tratti pietrosi, mentre il bosco cede il passo alla macchia e ai cespugli. Davanti si delinea la cresta dei monti Ausoni, mentre alle spalle si allontanano le case di Sonnino e la Torre degli Antonelli. Quarantacinque minuti di salita ci portano a una seconda Madonnina, inserita su un rudere, sulla cresta alla base del cono del monte Ceraso, dove ci si affaccia sulla parallela Valle Castagna. Siamo al bivio dei sentieri che traversano a est verso il Monte delle Fate e a sud verso Monte Romano e il monumento naturale di Campo Soriano. Affrontiamo ora la salita finale, un po’ più ripida e faticosa, su tracce di sentiero, al margine di una fascia rocciosa. Venticinque minuti di salita ci portano in vetta. Qui ci accoglie un cippo di pietra che segnava l’antico confine tra lo Stato Pontificio e il Regno di Napoli. Sono ancora evidenti la data (1846), il numero progressivo (25) e gli stemmi con il giglio dei Borboni e le chiavi di Pietro. Il panorama circolare è di grande interesse, perché alterna la vista del Mar Tirreno alle distese delle pianura e ai gruppi montuosi. A sud-est la Valle Marina si allarga verso la piana di Fondi e il suo lago, coronata dai monti Aurunci e dalla rupe di Sperlonga sulla costa. A sud-ovest la catena degli Ausoni chiude l’immensa pianura Pontina (la “Marittima”) e la valle dell’Amaseno sovrastata dai Monti Lepini. Il ritorno è per la via di salita.
Itinerario
Dislivello: si parte dai 426 metri di Sonnino per raggiungere gli 826 metri del monte Ceraso, con un dislivello di 400 metri. La seconda Madonnina è a quota 650 circa.
Tempi di percorrenza: il percorso di salita richiede circa 70 minuti. Il ritorno si compie in circa un’ora.
Cartografia: “Monti Ausoni – 19 itinerari per escursioni e trekking” (carta dei sentieri in scala 1:25.000 + fascicolo descrittivo dei sentieri) a cura dell’Apt di latina (2000).
Note tecniche
In giro per il web
Ricognizione del sentiero: 11 giugno 2011
Il sito istituzionale del Comune di Sonnino (www.comune.sonnino.latina.it/) e il portale di Sonnino (www.sonnino.info/) dedicano alcune pagine al museo delle Terre di Confine, agli itinerari nel Monumento naturale di Campo Soriano, alla spettacolare processione delle Torce e alla pubblicistica locale. L’area protetta dei Monti Ausoni e Lago di Fondi è il più giovane Parco del Lazio, istituito nel novembre 2008 (scheda descrittiva in www.parcoausoni.it). Una interessante “Guida alle vie della transumanza”, prodotta con i fondi di un progetto europeo Leader plus, è scaricabile dal sito del parco del Circeo (www.parks.it/parco.nazionale.circeo/pdf/Guida.Transumanza.pdf); la guida è integrata da un video dedicato alle Vie pontine e ciociare della transumanza (http://vimeo.com/6265727).
Passeggiate sui tratturi
Alla scoperta delle storiche vie della transumanza
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