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I prati di Cottanello

Il mondo pastorale della Sabina ha una delle sue piccoli capitali nella località “le Casette”, sui Prati di Cottanello. Si tratta di un villaggio d’altura, a 800 metri di quota, in gran parte abbandonato, ma ancora in parte utilizzato, soprattutto nella parte bassa, dagli allevatori locali. L’architettura è spontanea, ma tutt’altro che banale, visto come aderisce sapientemente al manto roccioso e si adegua al declivio della conca prativa ai margini del bosco. Una rete di stradelli e sentierini collega in modo stellare l’aia  centrale, dotata di una grande fontana, a tutte le casette dei dintorni, utilizzando all’occorrenza i muretti di sostegno e le scale. Gli edifici, una ventina, hanno diversa taglia. Semplici monolocali destinati a pagliaio e ripostiglio, si alternano a edifici a due e tre moduli, con diversi ruoli e specializzazioni (abitazione, stalla, pagliaio, laboratorio e deposito). Prevalgono le case a due piani, spesso con due accessi indipendenti che sfruttano il naturale dislivello: il piano inferiore funge da pagliaio; il piano superiore è costruito con palanche poggiate su lunghi travi di legno incastrate nei muri esterni di sostegno; contiene generalmente un camino e almeno una finestra per rendere minimamente confortevole un soggiorno temporaneo e consentire la lavorazione del latte. Vanno osservati alcuni originali comignoli sui tetti. Fanno corona al villaggio ranch e stazzi per la custodia notturna degli animali (pecore, capre, vitelli, cavalli e maiali). Gli edifici più in alto sono molto lesionati o irrimediabilmente diroccati: la macchia rigogliosa del sottobosco o degli antichi orti li ha colonizzati e riconquistati a un suggestivo paesaggio di rovine. La visita delle casette più in basso consente però di apprezzare le diverse funzioni del villaggio e la sua integrazione con l’ambiente naturale circostante. Ancora oggi, in questo luogo, agli inizi di maggio, si festeggia la transumanza  in concomitanza con il reale trasferimento del bestiame in montagna per l’estate.

La catena dei monti Sabini si alza a occidente della piana reatina ed è tutta compresa nei confini della provincia di Rieti. Il nostro punto di partenza è Cottanello, prossimo al confine con l’Umbria, uno dei tanti paesi sabini, ricchi di tracce del passato e di motivi d’interesse storico, religioso e artistico. Prima dell’escursione conviene allora percorrerne il cammino di ronda e le stradine che salgono alla chiesa sommitale. Come pure, appena fuori il paese, merita una visita l’eremo di San Cataldo, aggrappato e quasi incastonato nella parete rocciosa, con i suoi due piccoli campanili e la cappella affrescata.

Al margine del paese, si prende a sinistra, in salita, la Via dei Prati. La strada è asfaltata nel primo tratto e diventa poi sterrata, in dignitose condizioni di percorribilità. Dopo circa 4 km di percorso nel bosco, si dischiude la conca delle Prata. Qui si parcheggia. Sulla destra è il villaggio delle Casette. I prati sono percorsi dagli animali al pascolo. Un’area pic-nic, un pannello informativo e un fontanile segnalano che questa conca attrae numerosi turisti desiderosi di una scampagnata all’aria aperta.

Dopo la visita alle Casette, per apprezzare compiutamente l’ambiente dei Prati, è consigliabile inoltrarsi sulla sterrata principale. La strada ai margini del bosco è pianeggiante e segue il fondo della conca segnato da pozze d’acqua meteorica e da qualche larga briglia di cemento. L’ambiente è tranquillo e piacevole, segnato da larghe radure. Si raggiunge un lungo fontanile, affollato di animali all’abbeverata (Fonte Luparo), seguito da un laghetto recintato e sovrastato da un casotto in legno e un’area pic-nic in parte vandalizzata. Ancora pochi passi portano alla fine dei Prati di sotto. Fin qui la passeggiata, pur se breve, consente di avere una visione completa del mondo della monticazione estiva.

Chi volesse prolungare l’escursione potrebbe decidere di tornare al punto di partenza percorrendo con un anello i Prati di sopra, una seconda conca simile e parallela alla prima, situata a est e di pochi metri più alta, separata dalla cresta boscosa del monte Civitella. Al termine dei Prati di sotto si continua fedelmente a percorrere la sterrata che entra nel bosco e compie una larga curva a semicerchio sulla destra. Una leggera salita porta in breve a sbucare sui bei Prati di sopra. A un bivio, segnato da un pannello di legno, si lascia la sterrata principale e si va a destra su una seconda sterrata, fangosa in qualche tratto, che traversa i prati e raggiunge il bosco di cui segue fedelmente il margine in una zona di tagli. La scena degli animali pigramente al pascolo è davvero bucolica. La sterrata scende ora in un fosso e lo traversa. Si lascia a sinistra una traccia nel bosco e si va in discesa sulla sterrata di destra. L’ambiente diventa per un attimo selvaggio, quando si costeggia un piccolo canyon profondamente inciso (Fosso dell’Aietta). Pochi minuti di percorso sottobosco portano però ad affacciarsi sul rasserenante e familiare panorama dei Prati di sotto e sulle Casette, punto di partenza dell’escursione.

Itinerario

Note tecniche

In giro per il web

Ricognizione del sentiero: 2 luglio 2011

Dislivello: si parte dagli 822 metri delle Casette per raggiungere i 900 metri dei Prati di Sopra. Il dislivello è quindi molto contenuto, quasi inavvertibile nel percorso della sterrata, concentrato soltanto nella breve rampa del Fosso dell’Aietta.

Tempi di percorrenza: la passeggiata sui Prati di sotto, dalle Casette alla Fontana Luparo, richiede 30 minuti che raddoppiano con il ritorno. L’intero anello, con partenza dalle Casette, che collega i Prati di sotto con quelli di sopra, percorribile sia in senso orario che anti-orario, richiede 1,30 h.

Cartografia: “Monti Sabini” (carta escursionistica in scala 1:25.000) delle Edizioni Il Lupo (www.edizioniillupo.it).

Il sito istituzionale del Comune di Cottanello (www.comunecottanello.it/) presenta in modo completo e con ampia documentazione fotografica tutte le risorse presenti nell’area. Interessante e originale è il sito dedicato alla Sabina Mater (www.sabinamater.it) . Utile è anche il sito dell’Azienda di Promozione Turistica di Rieti (www.apt.rieti.it/).

Passeggiate sui tratturi

Alla scoperta delle storiche vie della transumanza

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