Molise -> Tratturo Castel di Sangro-Lucera

La Taverna e la Casa del Medico

All’altezza di Roccasicura la vecchia statale 86 “Istonia” descrive un ampio arco sinuoso e tormentato. Il tratturo taglia invece l’arco come una corda geometrica e lineare che collega la Casa del Medico al ponte sul torrente Vandra, sul percorso tra Pescolanciano e Montalto. Il percorso è reso piacevole dalla fresca area di sosta di Fonte Pagano, da un piccolo borgo rurale con l’antica taverna e dai panorami sulla catena montuosa delle Mainarde e del Greco. Ma l’elemento più intrigante della passeggiata è la “caccia al tesoro” alla ricerca di due cippi in pietra del tratturo. Queste pietre sbozzate con l’indicazione RT (Regio Tratturo) venivano collocate durante le operazioni di reintegra come termine di confine tra i campi coltivati e il tratturo. Hanno foggia diversa per grandezza e manifattura. Sono talvolta solo pietre sbozzate che si alternano a forme perfette, opera di esperti scalpellini. Recano inciso l’anno della reintegra, in cui sono stati collocati, oppure il numero d’ordine dall’inizio del tratturo.  Sono una  lunga interminabile processione che delimitava sui lati le antiche vie in modo da segnalarne inequivocabilmente i confini rispetto alla proprietà privata. Ritrovarli oggi, quei pochi che sono sopravvissuti, dà l’emozione di una piccola scoperta archeologica.

La statale 86 “Istonia”, nel tratto che collega Carovilli a Roccasicura, incrocia al km 21 il tratturo Castel di Sangro – Lucera. La località è nota per la Casa del Medico, un antico minuscolo villino con dépendance di servizio, che sorge isolato a lato della strada. Conviene parcheggiare dove la strada bianca si dirama dall’asfalto, accanto a un’area picnic nel bosco segnalata da un pannello informativo del tratturo e dall’indicazione di un agriturismo. Si va ora a piedi sulla strada brecciata (direzione nord-ovest) al centro del tratturo delimitato da fasce di bosco. Sullo sfondo appare il profilo trapezoidale del Monte Greco, alto sopra al Bosco Pennataro. Si trascurano due successive deviazioni sulla destra dirette ad aziende agricole e agrituristiche e, pochi metri dopo, si devia a sinistra sul sentiero che scende a Fonte Pagano, segnalato da una freccia di legno. Nel Bosco della Difesa il sentiero procede nitido e largo seppure disturbato dalla vegetazione di sottobosco, scende a sinistra a un bivio e, protetto da una staccionata di legno, raggiunge la fresca e copiosa Fonte Pagano. L’area è attrezzata con tavoli picnic, bracieri, parcheggi e abbeveratoio per i cavalli. Dopo una sosta rinfrescante si riparte in salita e si va a sinistra al bivio soprastante, passando subito accanto a una casetta isolata. Il sentiero è ora largo e ben tenuto e  in uno squarcio del bosco si apre al panorama di Roccasicura. Si costeggia il piccolo borgo rurale di Sòvaro, ancora frequentato, dove si può ammirare un caratteristico fienile, e si ritorna sul percorso principale del tratturo all’altezza di Colle Cerro. La casa rurale sulla sinistra era un tempo la Taverna tratturale che le vecchie mappe intitolavano a Donat’Angelo Ruggiaro. Il tratturo continua placido in discesa e incrocia una sterrata in una zona di pascoli e campi coltivati. In fondo a sinistra appare all’orizzonte tutta la catena delle Mainarde. Si giunge così alla base del cocuzzolo boscoso di Castelvecchio, che ospita un recinto sannita difficile da raggiungere nel folto. La strada brecciata abbandona il tratturo e devia a sinistra. Il tratturo, ora sul suo naturale fondo erboso, procede invece diritto e accentua progressivamente la sua discesa verso il torrente Vandra. Conviene tuttavia fermarsi qui, accanto a un cartello segnalatore del tratturo, per non aggiungere troppo dislivello e rendere faticoso il ritorno all’auto. Siamo del resto di fronte a un ampio panorama che vede scorrere a destra del Bosco Pennataro, il Monte di Mezzo protetto da una Riserva naturale, il Capraro, i monti dell’alto Molise e i monti Pizzi. Sono ben visibili i borghi di Villa San Michele e Cerreto, accanto ai quali scorre l’altro grande tratturo, il Celano – Foggia. Torniamo ora indietro ricalcando le nostre orme. Giunti ai Colli del Cerro, all’altezza della ex Taverna, ci attende ancora una piccola “caccia al tesoro”, alla ricerca di due cippi di pietra del tratturo. Il primo si trova sul primo colle a sinistra, pochi metri prima del pannello di legno del tratturo, seminascosto tra l’erba del declivio, a pochi passi dalla strada. Per snidare il secondo cippo occorre risalire la serpentina della strada e salire sul secondo colle. Il cippo si trova poco sotto la cima, sulla cresta del colle che scende in direzione della Taverna.

Tornati sulla strada brecciata si torna infine al punto di partenza e al parcheggio dell’auto.

Itinerario

Dislivello: il percorso si presenta in lieve discesa; il dislivello è di circa 130 metri, tra i 900 della quota della strada “Istonia” e i 770 alla base del colle di Castelvecchio, cui va aggiunto il breve saliscendi per raggiungere la fonte Pagano. L’eventuale prosecuzione del percorso sul tratturo può raggiungere il ponte sulla Vandra a circa 600 metri di quota.

Tempi di percorrenza: la passeggiata richiede 50 minuti, che raddoppiano con il ritorno sulla stessa via.

Cartografia: Carta del “Sentiero Italia della Provincia di Isernia” in scala 1:50.000 (Sulmona, Edizioni Il Lupo). Club Alpino Italiano – sezione di Isernia, “Carta dei sentieri della provincia di Isernia – Tavola I – Carovilli e dintorni”, in scala 1:25.000. Carta tecnica regionale (elementi nn. 392083 – Bosco della Ficora e 392072 – Monte La Pescara) in scala 1:5.000 prodotta dal Settore pianificazione territoriale ed urbanistica della Regione Molise.

Note tecniche

In giro per il web

Ricognizione del sentiero: 20 agosto 2010

Allo scheletrico sito istituzionale del Comune di Roccasicura (www.comune.roccasicura.is.it/) va preferito il sito www.roccasicura.com/, ricco di notizie e fotografie sul nostro itinerario. Percorsi escursionistici sul tratturo con partenza da Roccasicura sono proposti dalla Cooperativa Madre Natura (www.madrenaturacoop.it/) per il consorzio Assomab Alto Molise (www.assomab.it) e dall’associazione culturale Ophrys (www.molisealberi.com/).

Passeggiate sui tratturi

Alla scoperta delle storiche vie della transumanza

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