Itinerario nella provincia di Varese
Brunello. Il Giudizio finale nella chiesa dell’Annunciata
Le tappe dell’itinerario
La chiesa di Brunello, dedicata a Santa Maria Annunciata, sorge in realtà fuori dell’abitato, sull’antica strada medievale detta Varesina. Vi andiamo ad osservare un interessante affresco del Giudizio universale, risalente alla fine del Quattrocento o ai primi del Cinquecento, che riveste l’arco trionfale di accesso al presbiterio. In alto, al centro, vediamo il Cristo che irradia raggi di luce e siede su un cuscino di nuvole all’interno della mandorla rosso fuoco, sostenuta dai serafini. Ha barba e capelli biondi, il nimbo dorato e crociato di rosso, il mantello che lascia scoperto il torace scolpito, le cinque piaghe in evidenza, e i piedi poggiati sul globo in segno di signoria sul creato. Il doppio giudizio di salvezza e di condanna si manifesta con la palma della mano destra aperta nel senso dell’accoglienza ai beati e la fiaccola che egli regge invece nella mano sinistra che simbolizza il fiume di fuoco che si riversa sui dannati. Intorno alla mandorla fanno corona le schiere angeliche, distinte nei diversi cori, con gli angeli della milizia armata in evidenza; sono anche visibili un angelo ostensore della colonna della flagellazione e due angeli tubicini che suonano le trombe del giudizio. Ai due lati del giudice siedono sui troni gli avvocati difensori, i giudici del tribunale celeste e i beati: i più prossimi a Gesù sono la madre Maria e Giovanni Battista nel ruolo degli intercessori; facilmente riconoscibili sono anche gli apostoli Pietro (con le chiavi), il giovane Giovanni e Andrea (con la croce); seguono san Domenico e San Benedetto, fondatori dei rispettivi ordini religiosi.
La descrizione del paesaggio terrestre presenta caratteri di originalità. Spiccano le rupi e i calanchi argillosi che si sollevano bruscamente sul verde delle colline sottostanti. A destra, un colle tondeggiante di colore verde scuro si staglia sullo sfondo di un paesaggio collinare dai colori più tenui, segnato dalla presenza di radi alberelli; una sfilata laterale di spuntoni argillosi cede bruscamente il passo all’imponente rupe rocciosa in primo piano, aperta da una grande caverna.
In questo paesaggio aperto la risurrezione dei morti è già avvenuta e si sono già creati i due cortei dei buoni e dei cattivi. I beati, accolti e abbracciati dagli angeli, si gettano in ginocchio nel gesto della preghiera di ringraziamento al Cristo e risalgono poi le scale della Gerusalemme celeste, accolti sulla porta del Paradiso da altri angeli. Nel gruppo dei beati prevalgono le figure dei religiosi dei vari ordini e le gerarchie ecclesiali con le loro insegne: le mitrie dei vescovi, le berrette cardinalizie, il triregno del papa. A destra è descritta la scena del corteo dei dannati. Un diavolo è ritratto in volo con un dannato appeso. Un secondo diavolo porta un dannato sottobraccio, legato e trattato come un fagotto. Un terzo diavolo spinge correndo con un forcone una coppia adultera. Un quarto diavolo sputafuoco abbraccia languidamente una splendida fanciulla nuda. Anche nel gruppo dei dannati troviamo un papa col triregno, un cardinale, un vescovo e un religioso tonsurato. Tutto il gruppo è infine spinto con i forconi tra le fauci aperte del Leviatano, simbolo della porta dell’Inferno.
Home -> Visioni dell’aldilà -> Itinerari -> Lombardia -> Varese
Visioni dell’aldilà
Percorsi apocalittici in Italia