Itinerario nella provincia di Belluno
Belluno. Il Giudizio finale di Jacopo da Montagnana
Le tappe dell’itinerario
La chiesa in stile gotico dedicata a Santo Stefano fu completata nel 1485 ed è considerata ancora oggi la più bella di Belluno. La sobria eleganza del complesso deriva dal progetto di Giorgio Tagliapietra da Como. All’interno si segnala la Cappella Cesa, collocata a destra del presbiterio. Osserviamo qui un ciclo di affreschi del 1487 opera probabilmente di Jacopo Parisati da Montagnana, allievo del Mantegna. Sulle pareti sono affrescate le scene della conversione di Paolo e della lapidazione di Stefano. Nelle vele della volta sono descritte quattro scene della vita di Cristo: la natività, la crocifissione, la risurrezione e il giudizio finale.
La visione del giudizio finale è sintetica ed essenziale. Gesù pronuncia il giudizio di salvezza e di condanna, seduto sull’arcobaleno della nuova alleanza, al centro di una mandorla iridata. Il mantello che indossa lascia in evidenza le ferite sul costato, sulle mani e sui piedi.
Ai lati del giudice due angeli tubicini in volo soffiano nelle loro bùccine per svegliare col suono delle trombe i morti e chiamarli alla risurrezione. A loro è affidata anche la trasmissione delle sentenze di salvezza (Venite benedicti patris mei) e di condanna (Ite maledicti in ignem eternum). Sulla terra vediamo a sinistra il gruppo dei salvati, uomini e donne raffigurati nudi e inginocchiati in preghiera. A destra è il gruppo dei dannati nudi e in pose scomposte: gli atteggiamenti e l’espressione dei volti denotano lo sconforto e la disperazione. Sotto i loro corpi serpeggiano già le fiamme dell’Inferno mentre da una caverna emerge un diavolo che afferra e trascina giù i più vicini.
Sull’orizzonte è dipinto il profilo di una città cinta da mura sulla quale emergono i profili delle torri, dei palazzi e dei campanili. Potrebbe simboleggiare sia la Gerusalemme celeste che la città di Dite. Ma probabilmente riproduce il profilo di Montagnana, città natale del pittore, e costituisce così la sua firma.
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