Chi percorre i tratturi s’imbatte sporadicamente negli antichi cippi di confine. Si tratta di blocchi di pietra squadrati, collocati ai lati del percorso come indicatore di confine tra i terreni privati e il tratturo, che recano incise le lettere RT (iniziali di Regio Tratturo). In alcuni casi sui termini lapidei sono state anche scolpiti il numero progressivo e la data della reintegra. I primi cippi furono posti con la reintegra del 1574. Altri sono datati 1651; gli ultimi riportano la data del 1884. Il decreto stabiliva sanzioni severe che andavano fino alla pena di morte per chi avesse rimosso un termine lapideo.
Sui tratturi è possibile incontrare anche altre tipologie di cippi. Vi sono i titoli confinari, cippi di pietra, normalmente di forma cilindrica, utilizzati per marcare i confini dei terreni e i punti di convergenza delle locazioni sui tratturi. Altri cippi di pietra segnano i confini tra i Comuni e riportano la lettera C (confine) o l’iniziale del Comune. Vi sono poi cippi più grandi che segnalano i confini dei feudi e che recano scolpito lo stemma della famiglia nobile proprietaria. Vi sono infine cippi miliari stradali che segnalano la coincidenza dei tratturi con antiche strade.