Itinerario nella provincia di Alessandria
Bosco Marengo. Un Giudizio del Vasari per il papa Pio V
Le tappe dell’itinerario
Bosco Marengo è un borgo di antica origine e di nobili ascendenti. Ha un debito di riconoscenza verso Bartolomeo Colleoni che lo liberò da un assedio dei francesi. Ma deve soprattutto riconoscenza al suo più illustre cittadino, quell’Antonio Ghislieri che divenne in seguito papa Pio V, vincitore di Lepanto e Santo. Appena eletto Papa Ghislieri promosse infatti la costruzione nel suo paese natale del convento domenicano di Santa Croce e Ognissanti, che nelle sue intenzioni avrebbe dovuto costituire il centro di una città di nuova fondazione, nonché suo luogo di sepoltura. E così possiamo oggi ammirare nella chiesa di Santa Croce di Bosco Marengo il Mausoleo di Pio V e la “grandissima macchina” commissionata al Vasari per l’antico altare maggiore ligneo. Di questa macchina fa parte una tavola con il dipinto del Giudizio universale realizzato da Giorgio Vasari nel 1569, inserita in una ricca cornice lignea intagliata e dorata.
Il dipinto è diviso nettamente in due parti. La parte alta è dedicata agli avvenimenti che si svolgono in cielo. La parte bassa descrive le scene terrestri. In tutti i casi si tratta di scene molto affollate e fitte di personaggi.
In cielo si staglia, in un alone di luce, la figura del Cristo a torace scoperto che solleva il braccio nel gesto del giudizio e della proclamazione della sentenza. Ai lati siedono gli Apostoli convocati a giudizio per formare il tribunale celeste. Tutt’intorno al Cristo sono i cori degli angeli.
La scena della fascia sottostante si svolge ancora in cielo, su uno strato di nuvole. Ne sono protagonisti gli angeli che esibiscono la croce e gli altri strumenti della Passione di Gesù e aprono il grande Libro del Bene e del Male che descrive le azioni compiute in vita dai risorti.
Sotto le nuvole una fascia di cielo sovrasta la scena della separazione degli eletti dai dannati. Il cielo si presenta luminosissimo dalla parte dei beati e diventa via via più caliginoso sul versante dei dannati. Al centro è la grande figura armata dell’arcangelo Michele. Le sue dimensioni e il suo gesto replicano esattamente la postura del Cristo giudice. Indossa la corazza, l’elmo, i gambali e il kilt di strisce di cuoio e, con la spada sguainata spinge con violenza i dannati, atterriti e atterrati, in direzione dell’Inferno. Sull’altro versante Vasari descrive una scena molto più serena, nella quale gli angeli accolgono i beati destinati al Paradiso. In primo piano, in ginocchio, compare l’austero profilo di Papa Pio V.
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