La linea dei colli sulla riva sinistra del Sangro termina con una terrazza sul mare che ospita una delle più belle chiese d’Abruzzo. La solenne abbazia benedettina di San Giovanni in Venere veglia l’incantevole arco del Golfo di Venere. Il panorama dall’Abbazia è particolarmente suggestivo nelle giornate più limpide quando lo sguardo può spaziare su tutto l’Adriatico fino ad arrivare alle isole Tremiti. Il sottostante tratto di costa tra le Marine di Fossacesia e di Rocca San Giovanni è denso di presenze dei “trabocchi”, le macchine per la pesca a riva. L’itinerario pedonale che proponiamo combina l’ascesa e la visita all’Abbazia con il percorso marino e la visita ai “trabocchi”, utilizzando la spiaggia sassosa o la massicciata della vecchia ferrovia. Il dislivello tra la spiaggia e l’abbazia, di circa 100 metri, è di quelli che non fanno paura. Il “sentiero degli Abati” che risale il Fosso di San Giovanni fino all’abbazia si risale in circa 15-20 minuti e i tempi della successiva escursione marina possono essere personalizzati e dosati a piacere.
Un tranquillo punto di partenza può essere il parcheggio sottostante il ponte sul Fosso San Giovanni, al km 487 della statale 16. A monte del parcheggio, dalla staccionata di protezione, parte un sentiero che s’immerge immediatamente nella fitta vegetazione. L’ambiente verde del fosso costiero è dominato da un’alta parete argillosa e da un curioso pinnacolo che ha dato il nome alla località (“La Penna”). Si segue l’uno o l’altro dei sentieri che si propongono al camminatore: quello di destra è più selvaggio, costeggia il fosso e transita nei pressi di un’area picnic; il sentiero di sinistra attraversa un gruppo di case e riprende poi il percorso nel bosco; entrambi si ritrovano comunque più in alto. Il sentiero si trasforma in una strada sterrata protetta da traversine in legno e poco dopo nel percorso lastricato che raggiunge l’edificio che ospita l’hotel “Golfo di Venere” e la strada Finocchieto. A sinistra è l‘ampio piazzale dell’Abbazia. Il portale scolpito e le absidi sono le sue migliori attrattive esterne. La visita delle pure architetture dell’interno va completata con l’accesso al chiostro ricco di verde. Dal balcone ci si affaccia sugli uliveti e sul panorama della foce del Sangro.
Ritornati al parcheggio, il sottopassaggio dei due ponti, quello stradale e quello ferroviario, conduce sulla spiaggia sassosa alla foce del Fosso San Giovanni. Pochi passi sulla destra e sulla sinistra conducono ad ammirare due trabocchi. Un’originale passeggiata può svolgersi sulla massicciata della ferrovia, stretta tra il mare e la strada, liberata da binari e traversine (l’attuale linea ferroviaria è stata arretrata e corre in gran parte in galleria). La trasformazione della vecchia ferrovia in percorso pedonale e in pista ciclabile potrebbe rivelarsi un’attrattiva decisiva per lo sviluppo della “costa dei trabocchi”. Camminando sulla sassosa massicciata si può raggiungere a nord il trabocco di Punta Cavalluccio (accessibile anche da una stradina al km 485,900 della statale) e a sud l’ex stazione ferroviaria di Fossacesia (al km 487,700 della statale). Al di là della stazione si allunga un arenile che giunge al nuovo porto turistico e alla foce del Sangro.
Itinerario
Il golfo di Venere
La Valle del Sangro - 1943-44: lo sfondamento della Linea Gustav
I sentieri dei trabocchi
Indice passeggiate
Campi di battaglia
Sentieri di guerra e di pace in Abruzzo
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