Itinerario nella provincia di Arezzo

Campogialli. Il Giudizio di Santa Maria in Campo Arsiccio

Le tappe dell’itinerario

Talvolta le più sperdute e insignificanti pievi di campagna sono capaci di riservare sorprese emozionanti. È il caso di una chiesetta - o, meglio, di un oratorio - localizzato ai margini di Campogialli, una frazione del comune di Terranuova Bracciolini. Se Terranuova è un borgo d’autore, una città di fondazione, uno spazio urbano celebrato per la perfetta geometria della sua urbanistica e la simmetria delle strade, Campogialli è un villaggio della bella campagna del Valdarno. L’oratorio di Santa Maria si trova lungo la strada dell’Ascione, attaccato a un edificio rinascimentale e dotato di un portichetto esterno a quattro campate. Ha vissuto momenti di gloria, con l’erezione a santuario. Ha sopportato l’abbandono del tempo e l’umiliazione di una riduzione a stalla. Ma oggi, grazie ai restauri, mostra con fierezza il tesoro che ne nobilita le pareti interne: un ciclo affrescato che racconta la storia di Gesù, dall’annunciazione a Maria fino alle scene della Passione, con l’ultima cena, la preghiera nell’orto degli ulivi, il bacio di Giuda, la derisione di Gesù, il processo davanti a Pilato, la flagellazione e il pianto delle pie donne. Il ciclo si chiude con la rappresentazione trecentesca del Giudizio finale sulla parete di fondo.


Gesù scende sulla terra nell’ultimo giorno dopo aver attraversato l’empireo attraverso il varco della mandorla. Le piaghe della passione e gli strumenti del supplizio, esibiti dagli angeli, ricordano ai risorgenti che il suo sacrificio supremo è stato opportunità di salvezza per tutti. Coloro che hanno creduto sono ora giudicati e posti tra i beati. Gli altri, quelli che hanno rifiutato il dono della salvezza, sono posti tra i dannati. Il giudice siede al centro del tribunale celeste, tra gli apostoli seduti sui troni. Una legione di angeli suona le trombe che chiamano i morti al risveglio e spiega ai risorti il significato dell’evento in corso. L’arcangelo Michele minaccia un folto gruppo di dannati con la spada sguainata e li spinge verso l’inferno. Sul lato opposto il paradiso è svanito, coperto anche da un successivo affresco che descrive l’annunciazione dell’angelo a Maria.

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