Lungo la Via Valeria - 90 a.C.: Corfinio contro Roma
Archeotrekking dei Peligni
La Lega Italica in guerra contro Roma
Nel 91 avanti Cristo i Marsi, privi dei diritti civili e politici, si ribellano apertamente all’autorità romana e costituiscono la Lega Italica, dotata un esercito comandato da Quinto Poppedio Silone che raccoglie le forze degli stessi Marsi e quelle dei Peligni, dei Vestini, dei Marrucini e dei Frentani. La capitale della confederazione è fissata a Corfinio, nella conca peligna. I primi anni di guerra sono contraddistinti, per i romani, da numerosi insuccessi. Gli Italici attaccano dapprima le fortezze, dandosi all’azione di guerriglia. Successivamente iniziano le battaglie campali, nelle quali i Marsi di Silone si distinguono per valore militare e astuzia. Alle vittorie di Silone, però, fanno riscontro le ripetute sconfitte degli altri eserciti italici sugli altri fronti del teatro bellico, tanto che i Romani occupano la capitale della confederazione, Corfinio, già il 30 aprile dell’89 a.C. La Lega Italica è praticamente sconfitta. Ma l’indomito Quinto Poppedio Silone, nonostante le sconfitte, continuerà a tenere alta la fiaccola dell’indipendenza e della libertà, organizzando focolai di resistenza e di guerriglia tra i monti, nelle terre dei Sanniti, dei Piceni e dei Lucani.
Antiche fortificazioni italiche e scavi di città romane fanno da quinte a questo scenografico itinerario sulla romana Via Valeria che vede continuamente rinnovare i suoi fondali: prima le pareti verticali del Sirente alte sui boschi, poi il canyon dell’Aterno e infine la grande piana di Sulmona. I moderni trekker ripercorrono così il cammino delle antiche tribù peligne che dai loro pagi montani scesero a Corfinio nel 98 a. C. per stringere un’alleanza con i loro vicini. Il trekking incastona anche antichi eremi che raccontano la spiritualità delle genti abruzzesi e s’inseriscono in modo straordinariamente armonico nell'ambiente naturale. L’itinerario dei moderni viatores si svolge in auto e prevede frequenti soste e passeggiate alla scoperta di resti archeologici, borghi medievali, antiche strade e tratturi, piccoli tesori d’arte e luoghi dello spirito meta di arcaici pellegrinaggi.
Il percorso ad anello ha inizio al casello “Pratola Peligna–Sulmona” dell’autostrada Roma-Pescara. Dal nuovo svincolo ci si dirige a Raiano. Usciti dal paese in direzione di Avezzano, si devia a sinistra per la strada in salita tra gli ulivi che raggiunge il valico della Serra e scende in breve a Goriano Sicoli. Tappe successive sono i centri di Castel di Ieri, dove ci s’innesta sulla Tiburtina-Valeria, e Castelvecchio Subequo. Il percorso s’immerge poi nelle gole di San Venanzio e sbocca in pianura ancora a Raiano. Una deviazione in direzione di Vittorito consente di visitare l’eremo di San Venanzio e la Rava Tagliata. Tornati a Raiano si punta alla tappa finale dell’itinerario, il centro di Corfinio. Dopo averne visitato i tesori, si torna in breve al casello autostradale di Pratola. In complesso si tratta di circa 55 km. Naturalmente l’anello può essere iniziato da punti diversi, se si proviene ad esempio dall’Aquila o dalla Marsica e può essere svolto per intero, in parte o a tappe.
Itinerario
Per approfondire
Campi di battaglia
Sentieri di guerra e di pace in Abruzzo
L’escursione può essere preparata da una visita virtuale della conca peligna. Si può iniziare dai siti istituzionali delle Comunità Montane Peligna
(www.comunitamontanapeligna.it) e Sirentina (www.sirentina.it). Ricchi d’informazioni e suggestioni sono i siti del progetto “Abruzzo è Appennino”
(www.abruzzoeappennino.com), della Riserva naturale
(www.golesanvenanzio.it) e dei siti di marketing territoriale
(www.borghiautenticiditalia.org/; www.concapeligna.it).
Alla linea ferroviaria locale è dedicato il libro di Adriano Cioci “La ferrovia Terni-Rieti-L’Aquila-Sulmona” (Kronion libri, 1989). Informazioni e foto d’epoca sono anche reperibili sui siti
www.trasportipubblici.info/ e www.ilmondodeitreni.it/. La migliore guida storico artistica è “Viaggiare negli Abruzzi. Una terra da scoprire attraverso le sue vie storiche. Ambiente, archeologia, arte, monumenti”. Il secondo volume di quest’opera scritta da Renzo Mancini, soprintendente ai beni artistici regionali è dedicato a “La Via Valeria. Il Fucino, la Valle Roveto, l’altipiano delle Rocche, il Parco nazionale d’Abruzzo, la Valle Peligna” (Textus, L’Aquila, 2003).
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