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Con i suoi 650 metri di quota, il cocuzzolo dell’Orsa è solo una prominenza minore del Morrone, su una costola che si stacca dalla montagna tra il Colle delle Fate e l’Eremo di Sant’Onofrio. L’interesse di questo panoramico colle è però costituito dalle visibili rovine del Castello d’Orsa, alte sull’omonima masseria. Le muraglie e la torre superstite sono circondate da un boschetto di cipressi. Vi si accede comodamente dalla strada sterrata che sale da Bagnaturo al Colle delle Vacche, recentemente sistemata e allargata. Dallo svincolo di Pratola dell’autostrada e dalla statale 17 si raggiungono le case di Bagnaturo. Senza entrare nel paese si prosegue a destra in direzione della Badia Morronese. Giunti di fronte alla chiesetta di San Pietro, si volta a sinistra (Via San Pietro) e si parcheggia dopo le ultime case, nei pressi di una cava. S’imbocca la strada sterrata che in 11 km sale al Colle delle Vacche (dove si trova una fonte e un rifugio-ristorante aperto stagionalmente). Il percorso è indicato dai segnavia bianco-rossi del Cai e dalle paline in legno del Parco. Risalita una lunga rampa in direzione del Morrone, la strada sterrata si alza con dolci tornanti e lunghe diagonali. Dopo un’ora di tranquillo cammino, all’uscita di un boschetto e al termine della seconda lunga diagonale sulla sinistra, si scorgono i ruderi del castello sull’altura di fronte, separata dalla strada da una breve valletta. Una pista su fondo naturale e un sentierino conducono in dieci minuti nel cuore delle rovine. Al panorama sulla valle peligna si aggiunge l’osservazione ravvicinata sull’incombente cresta del Morrone. Il ritorno a piedi, sfruttando i sentieri segnati che tagliano i tornanti della strada, richiede meno di un’ora. Se si sale in auto (meglio se fuoristrada) la passeggiata si riduce alla breve deviazione dalla strada. Il rifugio del Colle della Vacche è punto di partenza per la salita alla cima del Morrone o per raggiungere gli eremi celestiniani.

Itinerario

Passeggiata al Castello dell’Orsa