Itinerario nella provincia di Pescara

Super flumina Babylonis

Le tappe dell’itinerario

La discesa al Limbo in San Tommaso di Caramanico


Chi risale la valle dell’Orta nel Parco della Maiella in direzione di Caramanico, è invitato a una breve deviazione verso la chiesa di San Tommaso. La sosta è certamente remunerativa perché la chiesa è bella, isolata, e si propone all’esterno con il suo celebre architrave scolpito che mostra il gruppo degli apostoli. Anche l’interno è ricco di motivi d’interesse. Ma quel che noi cerchiamo è il terzo pilastro di destra, dove sono dipinti momenti della vicenda di Cristo nei giorni compresi tra la sua morte e la sua resurrezione. Tre dipinti sovrapposti, che risalgono al Duecento, mostrano la deposizione dalla croce, il compianto della pietà e la discesa agli inferi. Ci concentriamo su quest’ultimo riquadro dove Gesù libera le anime dei giusti dell’antico testamento, «quei che le tre sante virtù non si vestiro, e sanza vizio conobber l’altre e seguir tutte quante» che Dante ricorda nel settimo canto del Purgatorio. Il limbo dei padri è collocato dall’ignoto artista in una profonda depressione, circondata da alte montagne rocciose, che un po’ evoca la profonda valle che percorriamo. Gesù porta in mano una croce astile o l’asta del vessillo della vittoria sulla morte e mostra sulle mani e sui piedi i fori dei chiodi; ha un nimbo crociato ed è vestito con la tunica bianca dell’innocenza e il mantello rosso del martirio. Calpesta sotto i piedi un demonio scuro dalle fattezze d’orso e altre creature infernali. Con la mano destra afferra il polso di Adamo, dalla lunga barba e dai capelli bianchi, e lo trae fuori dallo sheol insieme ad Eva. Intorno ai progenitori sono le figure del re Salomone e degli altri grandi patriarchi che la Bibbia ricorda come uomini giusti e saggi. Schiacciati i diabolici guardiani e liberati i giusti d’Israele, il limbo dei padri è definitivamente chiuso da Gesù.

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