Itinerario nella provincia di Pordenone

Barbeano. Il Giudizio finale nella chiesa di Sant’Antonio

Le tappe dell’itinerario

Barbeano è una frazione del comune di Spilimbergo. Fuori del paese, nei pressi del Cimitero, sorge isolata la chiesetta di Sant’Antonio Abate. Il coro della chiesa contiene un ciclo di affreschi eseguiti attorno al 1489 da Giovanni Francesco Dal Zotto detto Gianfrancesco da Tolmezzo. Questo pittore è oggi comunemente considerato la più importante personalità pittorica attiva in Friuli tra gli ultimi decenni del Quattrocento e il primo Cinquecento, il caposcuola di quella pittura friulana che si andava aprendo alle conquiste rinascimentali.  Nella parete di fondo sono affrescate la Natività e l'Adorazione dei Magi, in quella di destra l'Ascensione di Cristo, in quella di sinistra il Giudizio Universale; nella volta quattro Dottori della Chiesa, gli Evangelisti e i Profeti; nel sottarco dieci busti di Profeti.


Nel Giudizio universale vediamo Gesù che scende dal cielo sulle ali degli angeli, attraverso il varco della mandorla, circondato da un doppio coro di serafini e di cherubini. Ha barba e fluenti capelli biondi; indossa un mantello di colore rosso, simbolo del martirio; mostra i fori dei chiodi sulle mani e sui piedi e indica la piaga sul costato. In alto gli fanno corona quattro angeli in ginocchio che esibiscono gli strumenti della passione: la lancia, la croce con i chiodi e la corona di spine, la canna con la spugna, la colonna e la frusta della flagellazione. Il giudice pronuncia il suo giudizio finale: la sentenza favorevole è sintetizzata dal giglio della misericordia, dipinto a lato della sua bocca; la sentenza di condanna è invece simbolizzata dalla spada della giustizia. Ai lati del giudice si collocano – in ginocchio e in preghiera – gli intercessori e il tribunale celeste. I due intercessori sono Maria, la madre di Gesù, e Giovanni Battista, il precursore. Il tribunale celeste è composto dai dodici apostoli.

In basso sono rappresentate due scene tra le più godibili dell’affresco; altre scene sono purtroppo andate perdute. Vediamo il gruppo degli angeli tubicini in volo: quattro angeli colorati, rivolti ai quattro angoli del mondo, intrecciano le loro squillanti buccine e chiamano i morti alla risurrezione finale. Il loro invito (surgite mortui, venite ad iudicium) è riportato nei cartigli volteggianti.

In basso a sinistra è descritto l’ingresso in Paradiso del corteo dei beati. Il Paradiso è raffigurato come la città apocalittica della Gerusalemme celeste, con le mura tempestate di gemme e gli angeli sulle dodici torri. Schierata sulle porte aperte, un’orchestra di angeli con gli strumenti musicali in mano accoglie i beati al suono di una musica celestiale. All’interno della città gli eletti trovano un parco alberato, il giardino edenico del paradiso terrestre.

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