Itinerario nella provincia di Bergamo
Gorlago. Il Giudizio michelangiolesco del Moroni
Le tappe dell’itinerario
Gorlago è un centro della bergamasca situato all’imbocco della Val Cavallina. Il visitatore può apprezzarne la struttura, tipicamente medievale, con strade strette e costruzioni in pietra, integrata e arricchita da alcune ville appartenenti alle storiche famiglie locali. La chiesa parrocchiale di San Pancrazio, ristrutturata nel Settecento, custodisce una pala ispirata al Giudizio universale di Michelangelo nella Cappella Sistina. È l’ultima opera realizzata da Giovan Battista Moroni, lasciata peraltro incompiuta a seguito della morte improvvisa del pittore. Il dipinto fu poi completato nel 1580 da Giovan Francesco Terzi.
La parte superiore del dipinto è ambientata in cielo, sulle nuvole. Il Cristo giudice compare sullo sfondo della luce solare dell’empireo e siede sull’arcobaleno della nuova alleanza, affiancato da sua Madre. Nel cielo sopra di lui alcuni putti mostrano ai risorti gli strumenti della sua passione: la croce, la colonna e i flagelli, la corona di spine, la lancia, la canna. A sinistra del giudice vediamo gli apostoli: in evidenza Pietro con le chiavi, Giovanni con il calice, Paolo con la spada, Andrea con la croce, Giacomo col bordone da pellegrino. Alla destra del giudice sono le figure bibliche dell’antico testamento. Dietro Giovanni Battista si riconoscono Adamo ed Eva, Mosè con le tavole della legge, Abramo con il figlio Isacco, la testa coronata di Davide, Giuditta con la testa recisa di Oloferne. In un vortice di nubi vediamo gli angeli con le trombe del giudizio affiancati da altri angeli che aprono i libri con le opere compiute dagli uomini.
In basso a sinistra è riprodotta, con fedeltà a Michelangelo, la scena della risurrezione dei morti, con i corpi che escono dalle tombe, la morte sconfitta, il contrasto tra angeli e diavoli per il possesso dei corpi dei risorti. Gli eletti ascendono al cielo, aggrappandosi alle nuvole, sostenuti dai santi. A destra è invece descritto l’Inferno, articolato in più scene. Vediamo in alto la caduta vorticosa dei dannati, afferrati dai diavoli. Segue il gruppo dei diavoli sul promontorio roccioso che utilizza forconi per spingere i dannati sul fondo. Vediamo poi i demoni che escono dalla caverna e che si slanciano all’esterno per catturare nuove prede. E infine i diavoli che arpionano i dannati e li conducono davanti al giudice infernale Minosse che ne decide la pena.
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