Itinerario nella provincia di Pistoia
Montecatini. In Paradiso al suono della zampogna
Le tappe dell’itinerario
Montecatini è soprattutto nota per la sua rinomata città termale. Ma Montecatini Alto, un tempo capoluogo comunale con l’appellativo Val di Nievole, mantiene il suo fascino di paese raccolto sul colle, lontano dalla folla e dalla mondanità. La Chiesa di San Pietro Apostolo ha origini antiche, anche si mostra oggi nel suo rifacimento barocco. Vale la pena visitare in un locale attiguo il piccolo museo di arte sacra, alimentato dai parroci preposti, che raccoglie reperti artistici provenienti dalla stessa chiesa e da chiese vicine. Troviamo qui un affresco staccato trecentesco, forse di scuola dell’Orcagna, che propone un’immagine del Paradiso, con i santi e gli angeli che fanno corona al Cristo della seconda parusia.
La figura di Gesù si staglia imponente all’uscita della mandorla, il varco aperto nel cielo e risplendente di raggi dorati, sostenuto dai cherubini. Gesù ha una grande aureola sul capo, indossa una tunica e un mantello del colore rosso del martirio e della maestà, e mostra nella mano sinistra il libro della sua Parola. La fascia bassa dell’affresco è occupata dall’orchestra degli angeli che innalza inni e cantici spirituali all’indirizzo del Cristo in maestà. Tra gli strumenti a fiato suonati dagli angeli si riconoscono numerose lunghe trombe e una zampogna a otre. Tra gli strumenti ad arco vediamo descritti i violini e una ghironda. Non manca un monumentale organo a canne. Ai lati del Cristo trionfante si affollano due cortei composti dai santi e dalle sante di Dio. Precedono la sfilata degli adulti i piccoli martiri innocenti, uccisi da Erode: essi godono di una particolare vicinanza a Gesù, quasi a ricordare le sue parole: sinite parvulos venire ad me (lasciate che i bambini vengano a me). Il gruppo delle sante è preceduto da Maria, la madre di Gesù, raffigurata a mani giunte, nel gesto della preghiera d’intercessione. Le sante martiri sono raffigurate con la palma in mano. Spicca la presenza di Sant’Orsola, che ha in mano il vessillo della sua armata di undicimila compagne. Dietro di lei vediamo Sant’Elena, che ha in mano la ritrovata croce della crocifissione di Gesù, e Santa Caterina d’Alessandria, individuata dalla corona regale. Il gruppo dei santi è preceduto da Stefano, il primo martire, che indossa la dalmatica del diacono. Dietro di lui spicca Giovanni il Battista, con i tradizionali attributi della vita eremitica nel deserto, che regge una croce astile. Seguono San Pietro, con in mano le chiavi del Regno, e San Paolo con la spada della sua decollazione, e un Vescovo con il pastorale, forse Ambrogio o Agostino.
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