Itinerario nella provincia di Genova

Genova. Il Giudizio finale della Cattedrale

Le tappe dell’itinerario

La chiesa cattedrale di Genova è dedicata a San Lorenzo. Il popolare santo è scolpito nella lunetta del portale d’ingresso mentre è sottoposto al martirio della graticola ed è sovrastato dalla figura del Cristo benedicente, circondato dai simboli degli evangelisti. Il particolare più caratteristico della chiesa è il colore, quella dicromia chiaro-scura a liste alterne che l’accomuna ad altre chiese dell’alto Tirreno. All’interno, nella controfacciata, la lunetta interna del portale maggiore è affrescata con un’immagine del Giudizio finale, realizzata da un ignoto pittore bizantino all’incirca nel 1300. Su questa ci soffermiamo particolarmente.


Il Cristo siede sui cuscini del trono regale. Il suo volto serio e severo replica le fattezze delle più famose immagini del Pantocratore visibili nelle calotte absidali delle cattedrali bizantine, con i lunghi capelli annodati dietro, la barba e i baffi biondi, un nimbo circolare bianco crociato di rosso. Gesù veste una tunica rossa e un mantello scuro. Le braccia sono aperte verso il basso nel gesto dell’accoglienza. Sulle mani e sul costato sono visibili i fori e le ferite provocate dai chiodi della crocifissione e dalla lancia di Longino. L’ostensione delle piaghe è completata dalla presenza degli altri strumenti della passione: la croce, la corona di spine,  la canna con la spugna, la brocca dell’aceto, la lancia. Essi sono mostrati da due angeli che sono inchinati in un gesto di reverenza e che reggono gli strumenti con un velo sulle mani.


Quattro cherubini dipinti nel risvolto della lunetta raccordano la scena del giudizio al soprastante tribunale celeste seduto a semicerchio intorno al Cristo. La corte giudicante siede su preziosi scranni dorati e poggia i piedi su una predella di legno. Al centro siedono affiancati gli intercessori: sono Maria, la madre di Gesù e Giovanni Battista il precursore. Ai loro lati siedono i dodici apostoli, integrati per l’occasione da una tredicesima presenza, quella di San Paolo.


Alla base della lunetta, sulle due estremità, sono raffigurati in una plastica posizione di torsione i due angeli del giudizio. Essi volano ad ali spiegate verso i quattro angoli della terra e soffiano nelle lunghe buccine di bronzo per risvegliare i morti dal loro sonno. Alla base della lunetta si è anche conservata una porzione di affresco che descrive un episodio tratto dal capitolo 12 dell’Apocalisse: minacciata dal drago infernale la donna fugge con suo figlio, mentre in cielo si apre lo scontro tra gli angeli fedeli e gli angeli maligni. Michele sconfigge il drago e lo fa precipitare nel fiume di fuoco che sgorga dai piedi del giudice e va a formare il lago fiammeggiante dell’inferno.

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