Itinerario nella provincia di Brescia

Brescia. I parrocchiani al giudizio del Cristo Re

Le tappe dell’itinerario

La chiesa di Cristo Re è stata costruita nella sua forma attuale alla fine dell’Ottocento ed è stata consacrata con questo titolo nel 1927. Si trova a Borgo Trento, in un’area di antica espansione a nord di Brescia, in passato denominata Borgo Pile. Nel 1934 si provvide ad affrescare la chiesa grazie all’opera di Vittorio Trainini e del fratello Luigi. Imponente è il dipinto che fascia l’interno della cupola, con un’estensione di 160 mq.


L’iconografia della cupola è dedicata alla visione tradizionale del Giudizio universale. I centocinquanta personaggi che lo affollano hanno le sembianze degli abitanti del borgo. Vi compare il parroco del tempo, ritratto accanto ai suoi parrocchiani: i bottegai, gli impiegati, lo stradino, il macellaio e persino la moglie del pittore, ritratta sia tra i dannati che con il volto della Madonna. Gesù scende sulle nuvole attraverso un grande varco luminoso limitato dall’arcobaleno della nuova alleanza, depone ai suoi piedi la corona regale e giudica l’umanità risorta aprendo il palmo della mano destra nel gesto dell’accoglienza dei beati e respingendo i dannati col dorso della mano sinistra. Lo affianca Maria, sua madre, in ginocchio, che implora la misericordia del Figlio. Alle spalle del giudice incombe la bianca figura di Michele arcangelo con la spada sguainata e la bilancia a doppio piatto. La visione trinitaria si completa con l’immagine di Dio padre assiso in cielo e con il volo della colomba dello Spirito Santo. Sugli spalti del paradiso siedono gli apostoli (tra gli altri: Pietro con le chiavi, Giacomo col bastone da pellegrino e Paolo con la spada del martirio). Tra i patriarchi si riconoscono Mosè con le tavole della legge e David con l’arpa. Un gruppo di angeli mostra gli strumenti della passione di Gesù (la croce, la scala, la colonna della flagellazione, il vexillum regis). Gli angeli tubicini suonano le trombe che chiamano i morti a risvegliarsi. I risorgenti escono dalle tombe e si dispongono al giudizio: un angelo apre il libro del bene e del male e legge loro le opere buone e cattive compiute in vita. Altri angeli raccolgono le anime dei beati e le conducono verso il Paradiso. Sull’altro versante, sotto un cielo corrusco, solcato dai fulmini, si consuma il destino infernale dei dannati, ritratti nelle pose del terrore e della disperazione.

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