Le tappe dell’itinerario
L’itinerario
Il tempietto Centopietre di Patù
Patù è un centro situato nel basso Salento, non distante dal capo di Leuca, che conserva nei dintorni tracce archeologiche dell’antica città messapica di Veretum. Ai margini del paese sorge la chiesa cimiteriale di San Giovanni Battista, dalle dignitose forme del romanico-bizantino. Di fronte alla chiesa è collocato il singolare tempietto delle Centopietre, un edificio di forma rettangolare, composto da cento blocchi di tufo provenienti dalle rovine di Veretum. Ha le forme di una monumentale tomba a capanna (secondo la tradizione utilizzata per seppellire le spoglie del generale cristiano Geminiano, vittima dei Saraceni). In età medievale la tomba è stata trasformata in tempio cristiano e arricchita all’interno di una fascia di affreschi, con una lunga teoria di santi dipinti alla maniera orientale. Il tempietto ha due ingressi ed è diviso in due navate da pilastri che reggono, tramite un architrave, le lastre di copertura.
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I tempietti salentini
La Puglia meridionale ospita un rilevante numero di chiesette, cappelle, tempietti, edicole, oratori, cripte, grotte eremitiche e santuari rurali. Questi tempietti sono capillarmente diffusi nei centri urbani, nelle campagne e nelle gravine. Sono espressione di un’architettura spontanea, che talvolta riproduce in scala i modelli dell’architettura sacra ufficiale, o che, in altri casi, rielabora e sacralizza manufatti preesistenti. Proponiamo un breve viaggio nell’architettura minore e vernacolare salentina, che ha mediato il sacro per le comunità rurali storicamente insediate nelle periferie dei centri urbani.
L’Italia della pietra a secco
Passeggiate tra i monumenti dell’architettura spontanea
Il tempietto di San Miserino a San Dònaci
Il tempietto di San Miserino è localizzato nelle campagne di San Dònaci, un grosso borgo salentino situato sulla direttrice di collegamento tra Lecce e Taranto. Lo si raggiunge uscendo dal paese in direzione di Mesagne; dopo circa 5 km, poco prima del segnale del km 9, a un incrocio si va a sinistra sulla Provinciale 51 in direzione di Oria; dopo aver percorso 2,2 km, in corrispondenza del segnale del km 17, si parcheggia l’auto all’inizio di una sterrata sulla sinistra, individuata da un filare di alberi. A piedi si segue la sterrata fino al primo incrocio; qui si va a destra in direzione di un edificio rurale. Il tempietto di Miserino è esattamente alle sue spalle. L’attuale stato malconcio dell’edificio non riesce a nasconderne però la nobile eleganza e l’antica dignità. La posizione ribassata rispetto al terreno circostante fa pensare a un ninfeo o a una sala termale, probabili derivazioni di una villa rustica costruita in età tardo romana. Dalle fondamenta quadrate si alza una struttura ottagonale, sormontata da un tamburo e da una cupola rotonda. L’interno alterna finestre a nicchie angolari. L’accesso esterno era garantito da un avancorpo diviso in tre gallerie con volta a botte, in parte ancora in piedi, e da una gradinata. Il pavimento a mosaico, i resti della decorazione parietale e i capitelli decorati da motivi vegetali, fanno pensare alla struttura originale e alla successiva trasformazione medievale in chiesetta rurale.
Il tempietto di San Pietro a Crepacore
Il tempietto di San Pietro si trova nelle campagne di Torre Santa Susanna, un grosso centro del Salento brindisino. Per raggiungere l’antico casale di Crepacore, si esce da Torre di Santa Susanna sulla strada per Mesagne, per circa 3 km; superato di quattrocento metri l’incrocio per Oria e Cellino, al termine di una salitella, si va su una stradina a sinistra, segnalata anche da un cartello turistico; in breve si raggiunge la chiesa di san Pietro, affiancata a una masseria (ristorante e albergo). Il tempietto ha forma quadrata, con due accessi, ed è sormontato da due originali cupolette a trullo; termina con un'abside semicircolare sulla quale si apre una piccola bifora; l’interno è diviso in tre navate coperte con volte a semibotte. Le pareti interne sono decorate da frammenti di affreschi di diversi stili; da segnalare è la scena dell’Ascensione di Cristo tra gli Apostoli collocata nel catino dell’abside. All’esterno della chiesa sono visibili tombe appartenenti a una necropoli alto-medievale.
La ricognizione del percorso è stata compiuta il 22 e il 23 luglio 2014